Amicizia e amore: si può essere amici del proprio partner?
C’è chi sostiene che l’amicizia non solo sia possibile ma, anzi, INDISPENSABILE per il mantenimento della relazione di coppia.
Si tratta di John Gottman, psicologo statunitense e specializzato in consulenza matrimoniale.
Spesso succede nei corsi per le coppie che molti si sutpiscano quando introduco la sua tesi. Molti concepiscono l’amicizia come qualcosa che sia addirittura in antitesi ad un rapporto amoroso. Questo vale soprattutto per gli uomini: innoridiscono all’idea di condividere con le proprie compagne molte cose che appartengno alla complicità e al “cameratismo” delle compagnie maschili.
A dire la verità, questo vale un po’ per tutti, ed è legittimo: ci sono cose che condividiamo e possiamo condividere soltanto con gli amici.
Ma cerchiamo di approfondire la tesi di Gottman:
Quali sono le caratteristiche dell’amicizia che sarebbe importante avere anche in una relazione di coppia?
(e che spesso, invece, vengono a mancare?)
- Scegliere il partner ogni giorno e fare degli sforzi attivi per coltivare la relazione. Tanto è scontato in una amicizia, tanto non lo è nell’amore. In amore ci affidiamo ad un “per sempre” o a un “non ti lascerò mai”, che sia sussurrato o declamato, ad un certo punto della storia. Spesso, illusi che “Amore faccia tutto da solo”, dopo un pò di tempo ci accorgiamo che l’amore non c’è più, e magari non sappiamo neanche bene perchè. In amicizia, invece, ci sentiamo in genere più attivi e protagonisti: siamo noi che facciamo concretamente delle azioni per “andare verso l’altro”. In coppia, può essere che ci illudiamo di essere sempre “attratti” (senza sforzo) dall’altro…
- Dimostrare interesse, condividere tempo, attività e interessi, mantenere la connessione reciproca: nelle amicizie vi è un patto implicito tra le persone che da parte di entrambi venga nutrito e manifestato attraverso atti concreti l’interesse reciproco: richieste di informazioni sulla propria vita, condivisione di interessi e di attività, mantenimento del contatto nel tempo. Certo, vi sono amicizie che diluiscono queste manifestazioni nel tempo, ciò che conta sono l’intenzionalità e la reciprocità.
- Rispettarsi: “il mito della spontaneità” ci porta erroneamente a credere che, proprio perchè “intimi”, con il nostro partner (ma anche con altri familiari) possiamo permetterci modalità comunicative ed espressive che non ci sogneremmo con un amico. Quando queste modalità esprimono critica, eccessiva ironia e sarcasmo, giudizio, intromissioni e consigli non richiesti, sarebbe meglio fare un passo indietro e sforzarsi di essere meno “intimi”… ma un pò più amici!
L’amicizia è un potente antidoto alla fragilità odierna del legame di coppia
“L’amicizia offre la migliore protezione dai sentimenti di ostilità” e permette la “prevalenza dei sentimenti positivi”. Inoltre “l’amicizia non impedisce alle coppie di litigare, ma impedisce ai litigi di sfuggire di mano”.
Così, l’antidoto e un modo per prevenire “i nemici dell’amore” (disinteresse, distanza, ostilità) sarebbe proprio quello di coltivare il più possibile, attivamente, l’amicizia tra noi e il nostro partner.
Infatti, è sempre Gottman a farci notare che se una volta un grosso deterrente al disfacimento del legame era il controllo esterno (per esempio per il fatto che fosse molto più difficile, se non impossibile, divorziare), oggi l’equivalente, in termini di potenza, non può che essere l’idea di perdere il mio più grande amico e alleato che si ha.
Dr.ssa Orietta Festa
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